
Il ruolo genitoriale si caratterizza per la sua complessità in quanto coinvolge la sfera individuale, di coppia, e relazionale.
Lo stesso ruolo necessita di una ristrutturazione dinamica ed emotiva sulla base dei cambiamenti legati alla crescita dei figli e alle modificazioni delle condizioni di contorno.
L’arrivo di un figlio, il suo sviluppo cognitivo ed emotivo, rappresentano, per il genitore, una novità di non facile gestione. Questa complessità affettiva, relazionale e comunicativa va sostenuta, talvolta, con un percorso di aiuto.
Il genitore è accompagnato nelle tradizionali fasi di allattamento, inserimento al nido, distacco e rientro al lavoro, insieme agli altri momenti caratteristici dell’età prescolare e scolare.
Allo stesso tempo, un aiuto specifico è necessario per quegli eventi di vita di fronte ai quali è possibile trovarsi, quali separazione o divorzio, diagnosi di malattie, comportamenti problematici dei figli, lutti, che mettono a dura prova l’equilibrio familiare.
Il sostegno alla genitorialità può riguardare sia la coppia che il singolo individuo, madre o padre, e si articola in una serie di sedute nelle quali, in fase iniziale, va compresa la criticità vissuta dai genitori per elaborare una strategia di intervento.
In una seconda fase vengono offerti ai genitori gli strumenti che permetteranno loro di migliorare la propria capacità di relazionarsi con il figlio, agevolando la comprensione dei suoi comportamenti, dei bisogni e dei vissuti emotivi.
Durante il percorso il genitore sarà chiamato a elaborare i propri vissuti stimolando una riflessione su di sé e sui propri atteggiamenti, anche rispetto ai modelli educativi di riferimento.
Al termine del percorso i genitori utilizzeranno al meglio le proprie risorse attivando le competenze pregresse e quelle acquisite.